laurea

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xx

mercoledì 25 febbraio 2015

bisognerà ben incominciare

Sabato scorso siamo andati a vedere l'auto che acquisteremo e questo sabato mio marito andrà a prenderla.
Avremo quindi un'auto da quarantenni perchè questa qui è una macchina abbastanza spaziosa, sicuramente adatta ad una famigliola di 3 persone.
Si tratta di una Ford C Max, l'abbiamo trovata GPL così dovremmo risparmiare con il rifornimento e non paghiamo il bollo.
E' di seconda mano ma in buonissimo stato, era del novembre 2012 per cui davvero è quasi nuova.
A me piace, sono contenta di avere un'auto decente, mi pare sia un bene prezioso l'auto... mica cosa da poco... e questo al momento mi fa piacere visto che la casa ha tante lacune e anche la mia auto, acquistata di quarta mano, lascia molto a desiderare.

Con l'età mi piacerebbe davvero sistemarmi perché più invecchio e più ricerco le comodità.
Se a vent'anni avrei potuto dormire per terra senza materasso per giorni, adesso devo avere un letto comodo e caldo, altrimenti sto sveglia e al mattino ho pure mal di schiena.
Non sopporto più di adattarmi, non riesco più.

E' chiaro che in realtà continuo a farlo ma sento l'esigenza di avere finalmente la mia casa con le poche caratteristiche per me indispensabili: luminosa, piccola, calda, in un paesino e non in città, meglio se nel paese in cui abito ora.

Per avere questa casa devo avere i soldi almeno per pagare una parte di mutuo perché la banca non da finanziamenti al 100%... potremmo vendere la casa in cui abitiamo attualmente, perché tenerla in effetti...
Eppure mi si spezza il cuore a pensare di venderla. Non so se riuscirei a venderla anche in termini di riuscire a trovare un acquirente ma di certo troverei molto facilmente qualcuno che voglia affittarla perché è a 5 minuti dalla città, è tranquilla, ha il giardino, il garage, due bagni, ed è una casa molto originale, adatta ad una coppietta con questo soppalco con il tetto in legno e le camerette piccole e calde.
Non è adatta ad una famiglia con una bambina e forse neanche per una donna di 41 anni che ha voglia di comodità con tutte queste scale. Forse è una casa per trentenni.
Oggi va così, mi viene da distinguere per età.

Comunque, un passo alla volta.

Per arrivare da qualche parte bisogna fare tanti piccoli passi, senza mai fermarsi però. Per lo meno, per me questo metodo è quello vincente.
Per cui, prima di tutto, avere ben chiaro l'obbiettivo: casa nuova.
Secondo passo: avere ben chiaro come arrivarci.
E qui bisogna schiarirsi le idee perché se vendessimo questa casa ci arriveremmo abbastanza velocemente (trovassimo un acquirente...) ma è certo che fino a che non mettiamo in vendita la casa ma anzi, al solo pensiero ci viene male, allora il percorso diventa più tortuoso dovendo trovare i soldi per pagare una parte della nuova casa.

Quindi, passo successivo: capire come fare.

Per ora prendo tempo. Penso di avere margine fino ai 45 anni per l'acquisto della nuova casa perché se faremo un mutuo non potrà essere oltre questa età altrimenti ci toccherà pagarlo con la pensione.

E' già qualcosa avere una scadenza.

Quindi ho un obbiettivo: casa nuova - e una scadenza: 45 anni (ovvero fra 3 anni circa).


partiamo da qui.

giovedì 19 febbraio 2015

con calma


Ecco le mie prime conserve:
una marmellata di arance e i carciofi in salamoia.

ce l'ho fatta ad iniziare la produzione!

Tutto è iniziato anni fa quando su Sky davano un bellissimo programma: Le conserve di Camilla.
In questo programma una donna, che definirei quanto meno "originale" e che mi piace tantissimo, preparava marmellate, conserve, sottoli e sottaceto squisiti! su youtube si trovano tutte le sue puntate. Ho seguito tutta la stagione sognando di preparare a mia volta vasetti simili ma era praticamente impossibile venendo a mancare l'elemento essenziale: il tempo.

Ora che il pesante fardello dell'università non è più presente, posso preparare conserve, torte e posso anche creare album fotografici! Mi sembra impossibile!
Eppure è così. Dopo il lavoro, dopo la gestione della bimba e della casa, io ho tempo di fare i fatti miei senza dover studiare. STRAORDINARIO!

E la cosa più bella è che questo tempo io l'ho guadagnato non perché mi sono arresa ma perché ce l'ho fatta, ho raggiunto la meta|

Sono ancora esterefatta.

Dall'ultimo post ad oggi, soprattutto, comunque, sono stata malata. Mi sto chiedendo se non è un caso, se questa influenza bestiale non sia stata una specie di catarsi, qualcosa che doveva avvenire per "fare uscire", per finire e riiniziare davvero.
Non so, probabilmente no ma di certo ha avuto un tempismo perfetto, così, alla fine dei miei studi.

Sono stata molto male. L'influenza di cui parlavo nell'ultimo post si è rivelata devastante perché una settimana dopo i primi sintomi stavo ancora malissimo nel senso che ero davvero costretta a letto con febbre sempre altissima, una tosse fortissima e tutti i sintomi influenzali all'ennesima potenza.
Ho cercato in ogni modo di guarire, sono andata dal dottore tre volte, dalla guardia medica, al pronto soccorso, a fare una lastra... Cercavo aiuto in modo disperato da qualsiasi camice bianco vedessi in giro.
Dopo la prima settimana di mutua sono rientrata al lavoro ma per giorni mi saliva la febbre alta al pomeriggio e la tosse era terribile.
La lastra non ha evidenziato problemi ai polmoni, era proprio l'influenza a generare quel tossire costante.

Ora sto meglio, da venerdi scorso ho iniziato a sentire di stare davvero guarendo. Finalmente.

Ora mi sto gustando il tempo di vivere senza l'affanno del prossimo esame e senza dovere leggere testi scolastici. Visito i musei.
Ho il tempo di visitarli.
Sabato siamo andati a vedere una galleria d'arte contemporanea che desideravo vedere da anni e anche questo sabato, che andremo a vedere la nostra (spero) futura auto nuova, ne approfitteremo per visitare qualche museo.
Adesso posso vedere l'arte che ho studiato ed è bellissimo!
Non smetterei mai, mi sento come un bambino con le caramelle e ne ho tantissime e posso continuare a mangiarle!

E' meraviglioso!

Sabato andremo a Parma, da casa nostra sono 3 ore e mi sto già pregustando la visita a quel meraviglioso battistero e poi ho solo l'imbarazzo della scelta.

Anche l'idea di un piatto di tortellini in brodo mi fa impazzire di gioia! A Parma i tortellini hanno all'interno il parmigiano reggiano e sono buonissimi!

Insomma, si torna a vivere, davvero.

Sto attendendo la data della discussione della tesi, ci penso spesso, sempre, ma non ho molto da fare. Mi sono scurita i capelli e ho rifatto il taglio, devo andare dalla professoressa a portarle la copia della tesi e poi non c'è molto altro, il giorno prima cercherò di ripassare alcune date e riferimenti che potrebbero chiedermi durante la discussione, cercherò di impostare un discorso e poi non mi toccherà altro che vivere quel momento in cui ci saranno mia figlia e mio marito, i miei genitori, mia sorella con i miei nipoti e nessun altro. Mi piace l'idea che ci siano i miei bimbi ad ascoltare, chissà che non si ricordino poi, quando toccherà a loro...

Speriamo di non fare figuracce, ma fa lo stesso. Aspetto la data in tutto relax.

E sono dimagrita di 4 kg! Ho interrotto la dieta perché così mi piaccio e non hanno senso altri sacrifici ma potrebbe darsi che verso maggio la riprenda per perdere il chilo e mezzo che manca. Con calma.

Con calma.



giovedì 5 febbraio 2015

l'influenza e il non farsi influenzare

A casa con l'influenza.
Ma proprio quella vera con la febbre alta, i brividi, le bevande calde, il dolore muscolare, la tosse, il raffreddore, insomma, tutto il kit completo della perfetta malata.

Proprio domenica pensavo fra me e me come sia bello "stare bene". Negli ultimi anni ho spesso avuto la tosse in modo devastante, da togliere il fiato, sempre per via di infiammazioni della parte bassa della gola che, a mio avviso, si devono curare diversamente da come indica il mio medico ma siccome non posso prescrivermi medicine autonomamente sono costretta a sottostare alle sue indicazioni o andare dalla guardia medica aspettando il fine settimana o di essere moribonda.
L'influenza, però, è tutto un altro paio di maniche.
innanzitutto non c'è verso di riuscire non solo ad andare a lavorare ma anche di svolgere una qualsiasi attività. tutto mi stanca terribilmente.
Questa mattina ho vestito la tata per la scuola e quando ho finito mi sono sentita affaticata come se avessi corso una maratona!

Ciò che mi preoccupa di più è che in questi giorni è aperta la finestra per caricare la tesi on line nel sito dell'università e io devo creare un "abstract" della tesi. Non sapevo che esistesse questa cosa ma quando sono andata per caricarla mi ha chiesto l'abstract che sarebbe un sunto creato degnamente in quanto verrà usato per la presentazione del mio lavoro alla commissione d'esame.
Per scriverlo devo ragionare e non riesco a ragionare in questo stato!
Intanto però i giorni avanzano e l'esperienza mi insegna che tutto ciò che ha a che fare con l'università deve essere fatto con un certo anticipo in modo da intervenire per certi intoppi anche tecnici(es non si carica il pdf, non si apre la pagina, non si riesce a cliccare,ecc ecc).

In qualche modo ora proverò a scriverlo ma forse è corretto che mi ritrovi a scrivere l'abstract con 39 di febbre, delirante, coricata a letto. Forse ha un senso se ripenso a tutto il mio percorso didattico.

In questi giorni siamo stati a parlare con le maestre della scuola dell'infanzia di nostra figlia. Sono molto orgogliosa di ciò che ci hanno detto ovvero che è brava, intelligente, puntigliosa, educata e dolce.
Insomma è una buona allieva e io mi crogiolo in queste parole anche se credo sia necessario sfruttare al meglio gli anni della scuola dell'infanzia per cercare di recupare ciò che in istituto potrebbe avere perso in termini di stimoli e attenzioni.

Quelle che invece, secondo me, sono qualità che spero non perda sono la costanza e l'indipendenza che ha mostrato di possedere in due occasioni.

Domenica siamo andati in montagna e dopo avere giocato un po' con il bob, mio marito ha suggerito di andare fino ad un cascinale che si vedeva su in alto. Questo significava camminare nella neve alta, senza ciaspole, in salita, per un tratto di strada non indifferente.
Questa balzana proposta deriva da una tara di mio marito che ogni volta che è in montagna, prima o poi, suggerisce di raggiungere qualcos'altro rendendo ogni passeggiaga o giornata montana un'agonia.
Io ho accontentito per un tratto di circa 10 metri poi continuavo a sprofondare e mi sembrava un'inutile faticata. Ma Dao no. Ha detto: Andiamo!
E non ha mollato fino alla fine!
la guardavo dal basso con i suoi doposci che camminava e mio marito mi ha detto che ansimava ma che non ha mai voluto mollare anche se lui le diceva che andava bene così.
E' arrivata in cima e poi sono scesi con il bob.

Al corso di ginnastica, invece, ha dato prova di indipendenza.
La sua più cara amichetta non vuole più fare il corso di ginnastica e ogni volta piange e si lamenta mentre le nonne cercano di convincerla. Questo martedì ci ha provato la mamma ma non c'è stato verso. L'atteggiamento dell'amichetta era davvero coinvolgente e ad un certo punto Dao mi ha detto: non vado neanche io. Non le ho neanche risposto perché questa cosa non stava né in cielo né in terra ma ammetto che essendo loro così amiche era davvero difficile non farsi coinvolgere.
Comunque alla fine la mia bimba è andata al corso e ha anche cercato di portare l'amica prendendola più volte per mano. Era già accaduto neglle altre occasioni ma questa volta è stata davvero dura.
Durante il corso, poi, c'è stata una cosiddetta "crisi di pipì" in cui 5 bambini su 7 sono voluti andare a fare la pipì tutti insieme.
Mia figlia no e non era andata prima di iniziare il corso, semplicemente, non si è fatta influenzare.


...Fuori dalla finestra vedo scendere la neve,ha ripreso.
Ho usato tutte le energie che avevo per scrivere questo post. Torno a dormire.