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domenica 26 gennaio 2014

Il concime per i fiori

Oggi ho ordinato 5 testi per la mia tesi. Ho qui già in casa gli atti di 3 convegni sui musei d'impresa, due articoli di giornale, un testo che devo fotocopiare.
Ho consultato già almeno cinque siti internet pertinenti in materia e ho contattato la ditta che vorrei mi accettasse come tesista per scrivere il capitolo sul museo aziendale a mia scelta.
Domani scriverò la email che mi hanno indicato di scrivere e speriamo mi accettino.

Insomma, con il motore un po' ingolfato, in qualche modo, sto partendo.

Non so come si scriva una tesi e la professoressa non mi ha dato consigli in merito, dopo avermi detto di non andare da lei per farle perdere tempo non mi ha indicato veramente quando dovrei andarci, io comunque penso che raccoglierò ancora altro materiale e dati e poi le scriverò elencandole ciò che ho raccolto e chiedendole cosa ne pensa.
Nel frattempo, inizierò a leggere tutti questi libri.

Io di questa università non ne posso più, sono francamente esausta e spero che la creazione della tesi sia il più possibile indolore.

Al lavoro sto finalmente ingranando con il risultato che ogni volta che qualche nonno va a prendere la mia cucciola all'asilo (perché reclamano costantemente di poterla vedere e di stare con lei), io lavoro come una matta, tipo domani che probabilmente mi farò solo mezz'ora di pausa e lavorerò dalle 8.30 alle 17.00 alla faccia delle mie 5.30 di allattamento.
Comunque fa lo stesso perché avevo l'esigenza di capire dove fossi girata anche al lavoro nel senso che ho vissuto un primo periodo idilliaco in cui tutto ciò che accadeva mi sfiorava solo lontanamente, poi sono stata catapultata nella realtà lavorativa quotidiana e ho vissuto giorni di intensa frustrazione perché non sapevo esattamente come organizzarmi ed ora, finalmente, ho preso un certo ritmo e riesco ad organizzare la mia vita non solo fuori dall'ufficio ma anche dentro.

Da febbraio mia figlia inizierà a dormire in asilo almeno due giorni a settimana e non credo che sarà facile perché ultimamente mi dice che non vuole andare all'asilo.
Comunque dovrà farlo.

L'altra sera siamo entrati in argomento Vietnam. Quando le parlo della sua vita in Vietnam, per quel poco che so, le racconto sempre di situazioni molto positive e se devo vedere il bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto relativamente alla sua storia precedente, io cerco sempre di farle vedere la parte mezza piena.

Lei l'altra sera di punto in bianco mi ha detto: Io Vietnam sola. Anche XXXX (la bimba degli amici che hanno adottato con noi nello stesso istituto), in Vietnam sola.

Ed ecco qui, un bel ko emotivo perché noi mai e poi mai abbiamo usato la parola "sola" per parlare della sua vita in Vietnam.

Le ho subito detto che adesso non era più sola, che c'eravamo noi...
Ma l'argomento era ancora nell'aria e alla sera, prima che si addormentasse, gliel'ho ridetto che lei adesso ha la mamma e il papà che le vogliono bene e i nonni, gli zii, i cuginetti. Lei ci ha pensato su e poi mi ha chiesto di nuovo della sua amica (che vediamo almeno una volta al mese) e io le ho detto che anche lei ora non è più sola, che ha anche lei mamma e papà.
Al che ha sorriso,ho visto che ci pensava, e poi si è girata per addormentarsi.

E io vorrei che lei quegli anni non li avesse vissuti, che fosse sempre stata con noi, che il suo primo sorriso, il suo primo passo, la sua prima parola, fossero stati con noi.
Ma so anche che questo suo passato sarà la sua forza e la sua grandezza, perché da quel terreno pieno di sterco noi faremo crescere i più bei fiori.

venerdì 10 gennaio 2014

Balla balla ballerina

Da quando è arrivata mia figlia io alla sera ho un gran sonno. Crollo letteralmente verso le 22 e non riesco neanche a pensare di leggere o guardare un film.
Poi, verso le 2 di notte, mi sveglio e fino alle 4 o 5 del mattino non riesco a riaddormentarmi.
Queste ore di insonnia durante la notte sono ormai una costante da moltissimi anni. Già quando abitavo da sola, a 27 anni, ricordo nottate trascorse a cercare il metodo per riaddormentarmi ed in seguito, negli anni, credo di avere adottato mille diverse tecniche ottenendo sempre il solito risultato: verso le 2 mi sveglio.

La causa che generalmente viene imputata da esperti o pseudo tali è la digestione. Ho provato a mangiare talmente leggero da poter volare ma non è servito a niente e, paradossalmente, in molte occasioni in cui invece ho dormito tutta la notte (perché qualche volta accade), avevo mangiato come un bue rimpilzandomi di ogni sorta di cibo pesante.
Insomma, credo che questo aspetto faccia parte del mio metabolismo.
Quando andavo a scuola ricordo che studiavo di notte perché passata quell'ora in cui mi veniva sonno poi ero sveglia come un grillo fino a notte fonda.

Spesso, quindi, di notte sto sveglia.

Prima di avere il cellulare che mi consentiva di leggere giornali, blog, giocare a candy crash e visitare facebook, io pensavo o pregavo.
Pregare concilia il sonno e rasserena perché è come un mantra, ma spesso i pensieri sfuggono da tutte le parti.

Mentre aspettavo mia figlia ho trascorso nottate terribili nella più incompleta incertezza. Spesso i pensieri più tormentati sono quelli relativi al lavoro e ho trascorso dei periodi in cui cercavo con tutta me stessa di allontanare l'argomento lavoro dalla mente.
A volte invento intere pagine di blog che poi il giorno dopo non scrivo.

Racconto questo perché questa sera avrei voluto andare a leggere il bel libro che sto leggendo (l'ultimo prima di iniziare a lavorare sulla tesi, si intitola La casa nella Moschea e non mi ricordo chi sia l'autore perché ha un nome arabo che non mi è così semplice riportare), e invece mi ritrovo qui a scrivere con neanche tanto sonno e chissà che non sia un buon segno per trascorrere una nottata intera senza interruzioni.

Al mattino in genere ho un risveglio molto lento ma ora che c'è mia figlia mi alzo per prima. Da qualche settimana ha iniziato a dormire con gusto anche al mattino. Ora svegliarla per andare all'asilo è un'impresa, si acciambella su se stessa che sembra un gattino e si sforza in tutti i modi di svegliarsi cedendo continuamente al sonno.
Quindi mi alzo per prima e cerco di farla svegliare con tranquillità e qualche coccola e per ora funziona ma non vedo l'ora che sia sabato in modo che possa dormire di più perché il suo sonno è bello e lei è bella mentre dorme.

Ieri mentre faceva tutt'altro ad un certo punto si è fermata e mi ha abbracciata e poi mi ha detto: io voio bene te!

E' la priam volta che mi dice che mi vuole bene e questa cosa mi ha fatto impazzire di gioia! Oggi me l'ha ripetuto e io sono stra felice non solo perché mi ha espresso questo suo sentimento nei miei confronti ma anche perché sta crescendo ed imparando i concetti più astratti come, ad esempio, il volere bene.
Non ho mai ricevuto una dichiarazione d'amore più bella in vita mia ed è arrivata all'improvviso, quando mai me lo sarei aspettata, dalla mia piccola ballerina in erba.

Adesso balla. Un giorno ha visto un dvd che ha voluto a tutti i costi nonostante abbia iniziato una certa lotta per sostituirlo con un altro, tale "Barbie e le scarpette rosa". L'ha scelto per la copertina per cui le ho proposto tantissime alternative di cartoni animati che mi sembravano più educativi, più intelligenti, più divertenti...
Non c'è stato verso e quindi, siccome il film era per lei, l'abbiamo preso.
Questo dvd mostra praticamente sempre Barbie che balla. La storia è quasi incomprensibile ma ammetto che ha un unico grande pregio, le musiche sono bellissime. Si tratta solo di musica classa tratta dal Lago dei Cigni e da Giselle.
Sta di fatto che la mia bimba ha iniziato a ballare.
Ballare, ballare, ballare, ballare... indossa un costumino da fatina che le è arrivato per Natale, si mette anche la coroncina e la bacchetta magica e balla. Fa le mosse come le ballerine di musica classica, si china a terra incrociando le braccia, tira su la gambina dietro, fa i passetti... E questo senza ridere o fare smorfie, pare che si estranei da tutto e balla e balla e balla.

Il giorno del suo compleanno le ho chiesto se voleva ballare per i parenti e zii he abbiamo invitato (eravamo in 25)e lei senza battere ciglio ha iniziato e ha continuato per tutta la canzone che durava 4 minutic con una concentrazione che sembrava al Bolshoi invece che in casa dei nonni!

Mi piace questo suo ballare perché mi sembra un bel modo di esprimersi, di rilassarsi, di cercarsi. Quando balla è proprio concentrata, le piace.


L'ho incitata a guardare i libri, a suonare gli strumenti giocattolo che le abbiamo preso, a disegnare, a giocare con il didò, a colorare con i pennelli... e non ho mai pensato che potesse in qualche modo piacerle ballare né gliel'ho mai proposto e lei ha iniziato così senza nessuno mio sprone.
Vediamo se continuerà, io intanto mi diverso a vederla e anche mio marito e così ci sediamo a guardarla ballare e applaudiamo le posizioni più difficili che propone.

In realtà, mi piace ogni cosa che lei voglia o possa fare di creativo perché credo che potere e sapere esprimersi sia sempre molto positivo, ancora di più per lei che ha alle spalle due anni di cui noi non sappiamo niente e che forse anche lei non ricorda più ma che chiaramente hanno segnato e segneranno la sua vita.

Per il resto, sono riuscita ad ottenere una tesi e per farlo sono andata dalla professoressa con ben 6 proposte tutte cassate severamente dalla prof. A quel punto mi sono venuti gli occhi lucidi pieni di lacrime e con la voce rotta dall'imminente pianto (e giuro che era così, non sto esagerando, mi sono sentita un'idiota) ho detto che io non sapevo su cosa fare la tesi, mi piaceva la materia, mi piaceva l'argomento inerente i musei d'impresa ma non riuscivo a focalizzare una tematica adatta.
Al che credo si sia impietosita perché mi fa: cià, allora, vediamo...
E quindi devo preparare una tesi costituita da una bella introduzione sull'argmento Musei d'Impresa quindi scegliere un museo aziendale che voglio io e analizzarlo nei dettagli ed, eventualmente, compararlo con un altro dello stesso settore.
A me pare la proposta che le feci l'altra volta che andai da lei ma non voglio neanche più pensarci.

Ora attendo ancora qualche giorno e poi parto. E che sia l'ultima fatica perché davvero ora vorrei voltare pagina e guardarmi i balletti più belli che io abbia mai visto senza altro pensiero o impegno.