laurea

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venerdì 29 luglio 2011

L'intervista

In questi giorni desideravo trovare il tempo per scrivere un post e parlare delle "sorprese adottive quotidiane".
Proprio così...
Ho notato che questo percorso adottivo riserva ogni giorno una "sorpresa".
Si tratta di piccole cose piacevoli, come dei cioccolatini che la vita dissemina lungo il percorso.

Da qualche settimana, ho notato, ogni giorno accade "qualcosa" che riguarda l'adozione ed è sempre qualcosa di piacevole.
Ad esempio, lunedi ho ricevuto una lettera dall'asl della mia città che mi invitava ad una serie di serate, tenute da una psicologa, relative al tema dell'adozione e, soprattutto, alla gestione di bambini che non solo sono adottati perchè abbandonati, ma anche perché hanno subito violente o abusi.
Si tratta di 9 serate interessantissime per cui non vedo l'ora di partecipare!
L'occasione è stata utile anche per chiamare l'assistente sociale e chiedere informazioni circa l'iter per rifare la domanda nazionale visto che a novembre scadranno i nostri 3 anni.

Martedi ho ricevuto una email inaspettata con il link ad un blog di una persona davvero speciale che ho conosciuto in ambito lavorativo e che, guarda caso, ha adottato due bimbe vietnamite proprio solo alcuni mesi fa e dopo un'attesa davvero estenuante!

Posso andare avanti ad elencare i cioccolatini, ogni giorno di questa settimana è arrivata una sorpresa... un giorno mi ha chiamata una cara amica che non sentivo da tantissimo tempo e che ha adottato la sua splendida terza figlia adottiva anche lei da pochi mesi. Mi ha chiamato per sentirmi e, come per la persona di sopra, anche lei per "scaldarmi" un po' il cuore.

Si crea una rete di amore legata al percorso adottivo.
Oltre a questo, accadono anche delle sorprese non immaginate, come l'intervista che Panzallaria ha pubblicato due giorni fa sul blog "Baby Club" del sito del Supermercato Iper.  

E così ogni giorno c'è un piccolo "cioccolatino" adottivo.

Nel frattempo, continua il mio periodo di serenità.
In qualche modo sto trovando la voglia di studiare per il prossimo esame anche se questo argomento "informatica", davvero non mi ci calza proprio...

Oggi poi, c'è anche il sole e io mi sento un po' di più scaldare il cuore.

lunedì 25 luglio 2011

calma apparente

Calma apparente... o forse no.
Forse, calma reale.

Il mio cuore si è un po' calmato.
Il percorso adottivo comporta periodi di alti e bassi emotivi. Una notizia, magari infondata, può creare il più grande sconforto, e una notizia, altrettanto infondata, può creare la più grande gioia.
Io sono in uno stadio di calma, non tanto apparente quanto, decisamente, reale.
Questo stato è l'optimus nel percorso adottivo, quando si lascia che i giorni scorrano senza soffrire di malinconia o senza ansia o depressione.

Ho notato che io funziono in questo modo:
Vicino alle "scadenze" (sempre disattese, per altro), io inizio ad agitarmi. Superata la scadenza, visto l'esito negativo, io inizio un forte periodo di crisi.

I casi in cui ciò è accaduto sono, ad esempio, quando mi aspettavo che i nostri documenti sarebbero stati tradotti.
Lo scorso anno, ad aprile, mi attendevo che i nostri documenti sarebbero già stati tradotti (anche perché mi avevano detto che lo sarebbero stati 3/4 mesi dalla consegna degli stessi).
Invece, quando ho chiamato il mio ente, mi hanno detto che dovevo attendere Agosto!

Sono andata in crisi, la prima...
Poi la cosa si è ripetuta a Ottobre, data della scadenza per il deposito dei nostri documenti (scadenza che poi non ha significato nulla, per me, visto che depositati o non depositati alla fine non abbiamo ricevuto alcun abbinamento...)
Comunque sia, la nostra pratica è stata fra le ultime ad essere depositata (il giorno prima della scadenza ufficiale) e sono andata in crisi...
Sono andata in crisi a Gennaio, ovvero il mese successivo al termine della scadenza della data che permetteva eventuali abbinamenti prima del blocco di 6 mesi (che poi chissà di quanti mesi sarà veramente...), sono andata in crisi a Giugno, data della scadenza entro cui dovevano riaprire le adozioni in Vietnam (forse era Giugno 2012 la data giusta?)
Insomma, vado in crisi al momento delle scadenze e poi mi rassereno ma sto sempre un po' peggio.
L'ultimo anno e mezzo è stato uno schifo su tutta la linea. Un susseguirsi solo e sempre di cattive notizie, una conoscenza di un mondo molto diverso da quello che mi aspettavo che mi ha solo lasciato nuove ferite, alcune più profonde, altre più lievi ma solo ferite su ferite.

Dopo i vari tentativi di avere un figlio naturalmente e dopo avere passato quasi due anni in una situazione orribile (che è quella di una donna che tortura il suo corpo per avere una cosa così naturale come un figlio), ho vissuto il primo anno del percorso adottivo con grande gioia, con fiducia.
Il secondo anno e mezzo, da quando ho dato mandato all'ente, è stato di nuovo una grande tortura in cui io sembro un insetto nella ragnatela che mi dibatto senza poter andare da nessuna parte.

Da qualche giorno, però, è successo qualcosa e sono molto serena, come non lo ero da moltissimo tempo. Da anni direi.
La parte acuta della crisi è passata un po' da sola, in questi giorni, così come è venuta. E ora mi sento molto molto tranquilla, come disinteressata.
Non ho alcuna fiducia che possa accadere qualcosa di bello dal punto di vista adozione almeno per il prossimo anno intero, non credo sostanzialmente più a niente di quanto mi viene detto e mi sento completamente in balia del caso.
Eppure sono tranquilla. Anzi, forse proprio per questo sono tranquilla.
Mi sono di nuovo ritrovata, anche senza bimbo.

Ho voglia di fare tante cose, come studiare, che esulano da mio figlio.

Ho ripreso a dipingere la cameretta ma sono senza ansia. Lo faccio prima di tutto perché mi piace ristrutturare mobili, poi perché certamente è una cosa positiva per mio figlio quando arriverà e poi perché mi da i nervi quella camera con gli attuali colori più un mobile neanche dipinto ma ancora grezzo...
E poi si, dico la verità, io ADORO ristrutturare mobili. E' come se il legno mi parlasse, come se quella materia mi desse energia. Se avessi tempo (visto che fra lavoro e studio ne ho davvero poco), mi metterei a rimodernare sedie o comodini e poi a venderli.

Sono serena, molto serena.
Sono pronta a vivere ancora tanto tempo di attesa.

Il mondo dell'adozione è un mondo precario, precario come è precaria la vita, tutto sommato.
Gli enti preposti all'adozione sono un po' un aglomerato di persone che si barcamenano in un'attività che è una via di mezzo fra un'etica e un business (e spesso il business ha il sopravvento sull'etica), troppo spesso sono pasticcioni e bugiardi. Tutto è sempre giustificato ma io non ho ancora capito una sola di queste "giustificazioni".
Non ci sono davvero MAI cattive intenzioni, c'è la precarietà vera di un sistema precario composto da persone con i loro difetti e le loro paure..

Insomma, tutto è molto precario e io sono serena.
Aspetto ma forse non aspetto. Da qualche giorno va così.

Io spero che duri questa fase, sono i giorni migliori da anni, senza viaggi, senza sorprese, senza momenti particolarmente felici con mio marito o gli amici, senza niente di niente, io ho trovato un angolino del mio cuore che avevo dimenticato. 
Forse, la verità, è che non ci credo più.
E' chiaro che ci credo ancora ma ... non ci credo più...
Difficile da spiegare, bisognerebbe viverlo e visto come si arriva a questo punto non auguro a nessuno di viverlo.
Forse, questa è solo la vita che spinge verso la luce e la gioia o, almeno, verso la serenità.

Al momento non ci sono scadenze, il percorso è senza scadenze, nessuno sa niente.
Mi do io una scadenza ad un anno da oggi per cui, fino a quella scadenza, potrei stare come in questi ultimi due o tre giorni.
Serena.

Non credo che ci riuscirò, ma non è detto.
A volte capitano delle cose belle.
Al limite,  spero davvero che il periodo prosegua il più a lungo possibile.
Serena.

mercoledì 20 luglio 2011

normale routinne

Ecco qui il mio Magic Moment.
Quando l'ufficio è vuoto e io mi dedico qualche momento di calma prima di uscire e tornare a correre.

Se volessi scrivere alla sera, rientrata a casa dal lavoro, sarebbe impossibile.
Fuori da qui questa sera mi aspetta, per esempio, un giretto in libreria ma per acquistare un libro per mio cognato che compie gli anni e che vedrò questa sera e non per rilassarmi cercando un libro per me, poi, a casa,  la lavatrice da stendere (e non oso dire da quanti giorni è fatta e devo stenderla... roba che rischio di trovare già tutto asciutto oppure macchiato...), tutta la roba stirata da Concetta da ritirare e questa volta era una montagna  (e in tutto ci metterò 3 quarti d'ora...), poi una breve doccia e poi via dai miei genitori per rivedere, finalmente, i miei nipotini ritornati dal mare!
Non avrei certamente il tempo di scrivere a casa invece qui si crea una piccola bolla, fra il prima, il lavoro, e il dopo, la vita fuori di qui.
E in questa bolla io trovo lo spazio di concentrazione per scrivere questo blog e di rilassarmi.
Continuo a pensarlo, io adoro il mio blog!.

Comunque, i miei nipotini sono stati 3 settimane in vacanze e io ho una voglia matta di vederli anche se sono un po' giù di tono.

Sto cercando di essere positiva ma è come se anche fisicamente mi sentissi a terra...
Questa mattina sono entrata due ore dopo al lavoro per preparare i documenti che era necessario rinnovare. Mi manca un solo documento che spero sia già pronto per domani così mando il corriere e finisce anche questa parentesi.

Ormai le impiegate dei vari uffici mi conoscono bene. Sono state tutte gentili e non si capacitavano che fosse già la terza volta che ripreparavo certificato di sana e robusta costituzione e casellario giudiziario.
Una impiegata mi ha chiesto: ma non andava bene quello dell'altra volta?
Le ho detto che era passato quasi un anno dall'altra volta...

Capita così, che il tempo voli anche se sembra immobile.

Comunque, mi sento talmente inerte davanti a questa vita che sto pensando a come ho trovato la forza di preparare i documenti.
Ultimamente penso di non avere più la forza di fare niente.

Forse è solo perché questa routinne mi sta schiacciando.
Sto cercando di studiare alla sera ma questo esame di informatica mi annoia talmente tanto che dopo 10 minuti mi addormento...anche se sto studiando alle 7 di sera... è più forte di me, non me ne frega niente!

Devo darmi una mossa e iniziare seriamente a studiare, ho perso giorni preziosi.
Nel fine settimana darò il via serio allo studio e bon. Questa, fra l'altro, è l'unica certezza che ho, che se studio passo gli esami e che voglio laurearmi per cui devo rimboccarmi le maniche.

Per il resto, ora esco dalla bolla e ritorno alla vita normale.

lunedì 18 luglio 2011

documenti e aggiornamenti vari

Stringo i denti e vado avanti.

Il nostro percorso adottivo è in fase davvero molto dura. Non si vede alcuno spiraglio di luce. E' come quando si cammina in montagna in una gola molto ripida che non consente di vedere niente intorno a parte alberi o pietre.
A quel punto, se si è in compagnia, si smette di parlare e ognuno, a testa bassa e con il suo passo, avanza passo dopo passo.
Noi siamo così, nella gola ripida e profonda e saliamo stringendo i denti.
Il problema è che non sappiamo né dov'è la cima né quanto ci vuole per raggiungerla. Sappiamo solo che vale la pena raggiungerla.

In panni non miei, in una vita mutilata, nel frattempo, vivo.

Oggi ci è arrivata la richiesta di rifare alcuni documenti, casellario giudiziario e certificato medico.
E' la terza volta che faccio questi documenti, la prima volta ero molto emozionata... la seconda volta ero più tranquilla e non avevo tante aspettative... Questa volta mi viene un gran nervoso perché sono arcistufa di perdere tempo per documento da fare e rifare continuamente!
Che palle!

Proprio stamattina avevo chiamato il mio ente per sapere la data di deposito in Vietnam dei nostri documenti perché non l'ho mai saputa.
Ho preparato i documenti per il dicembre 2009, visto che la sede del mio ente stava traslocando mi hanno detto di inviarli con calma, io ho preferito consegnarli a mano, il 13 gennaio 2010. Sono stati depositati in Vietnam più di 9 mesi dopo, il 29 settembre 2010.
Per il Vietnam, noi esistiamo da quella data.
Nei prossimi giorni inizierà la solita menata del recupero documenti e mi viene già lo sklero.

A parte questo, devo ammettere che gli ultimi giorni sono stati davvero belli.

Per il compleanno di mio marito l'ho portato al lago, in un lago molto romantico in cui non era mai stato e che si trova a un'ora e mezza da casa nostra.

Avevo prenotato una cena in una ristorante con terrazza panoramica da cui si vedeva lago e montagne. Ci hanno riservato il posto più bello!
Lui non sapeva dove stavamo andando e, mano a mano che mi avvicinavo, era sempre più confuso perché davvero non c'era mai stato e anche le indicazioni non riportavano scritta la località.
La cena è stata bellissima con il cielo limpido, il tramonto mozzafiato e dopo un panorama quasi degno della costiera amalfitana con tutte le lucine gialle nei monti che si affacciavano sul lago.
Per rendere splendida la serata gli avevo preso diversi regali e dopo ogni portata gliene davo uno sicché alla fine era davvero sbalordito!
Il colpo finale è arrivato quando siamo scesi dal ristorante al centro del paesino che domina il lago. E' una cittadina piccola e molto artistica, piena di gallerie d'arte aperte fino a tardi, e poi il panorama è davvero stupendo.
Non aveva parole!
E' stata una serata bellissima e credo che difficilmente se la dimenticherà e, comunque, rientra degnamente in una delle sere più belle trascorse insieme.

Il giorno dopo il mio paese si preparava la festa nei vari portoni e ci siamo divertiti, alla sera, con tutti gli amici e parenti che sono venuti alla festa e che, ad una certa ora, si sono poi riuniti a casa nostra a bere moito (che mio marito prepara benissimo).
Domenica, invece, siamo andati al Palio dei rioni e V.B. è diventato la mascotte del nostro rione in quanto attaccato al guinzaglio gli ho messo un bel fiocco arancione (che è il colore del nostro rione).
Tutto è stato molto sereno.

Sabato siamo andati a rivedere la casa e purtroppo non procederemo oltre, abbiamo visto alcuni difetti (alcune macchie di umidità, la mia adorata cucina non ci sta in nessun modo, il tetto non è in buono stato, ecc) così lasceremo perdere..
Mi è dispiaciuto molto, mi piaceva davvero...

Avremmo voluto andare a vedere altre case ma, vista la notizia di dover ripreparare alcuni documenti, per ora lasciamo perdere e ci teniamo le sere libere per recuperare ore perse al lavoro o per recuperare dei documenti.
Speriamo di fare in fretta con 'sta pratica, solo in pensiero mi fa venire la nausea.
Sono anni che prepariamo documenti e non se ne cava un ragno dal buco, continuo a dirlo... che palle!!!

giovedì 14 luglio 2011

Ei furono...

E' arrivata la grandine.
Mezza Italia è sotto il sole cocente e qui si accumulano tutte le nubi umide del resto della penisola.
E' arrivata la grandine, tantissima, grande come delle noci.

Con una meticolosità che solo dal cielo può essere concepita, ha triturato e sminuzzato e lacerato e annientato tutte le mie meravigliose surfinie.
Non ci sono più.
Sono spariti anche gli zucchini ma quelli erano meno importanti.

Adesso nel balcone ci sono solo dei cenci tristi.

Nel mio paesino la seconda settimana di luglio è una settimana importante, tutto il paesino si veste a festa per una festa nei portoni della via principale (ovvero quella in cui abito io). In ogni portone si può gustare una specialità tipica delle varie genti che popolano il paesino (e si va dai cuculi siciliani ai dolci marocchini passando da polente a frutti di mare a porchetta e salamini).
In questi giorni c'è anche il Palio dei rioni e ogni rione è colorato e pieno di bandierine.
Molte persone passano davanti a casa e tutto il mio lavoro di cura dei fiori doveva culminare in sabato sera, in cui i fiori sarebbero stati ammirati da centinaia di persone.
I fiori però non ci sono più.
Quelli dall'altra parte della strada sono più riparati e qualche signora li ha in parte salvati, i miei sono fra quelli in peggio stato di tutta la via.

Paradossalmente, la grandine (ben visibile anche fino ad un'ora dopo la grandinata, in attesa di sghiacciarsi,  ben accumulata ai lati della strada o, ad esempio, nel mio balcone...), ha accuratamente scelto di colpire dall'inizio del ciottolato del mio paese fino alla fine dello stesso (e non so se oltre), ma, di certo, non prima dove c'è stata una violentissima pioggia ma non grandine.

E quindi non ci sono più i miei adorati fiori.
Voglio dire... mi sarei preparata ad abbandonarli a fine settembre, non in pieno luglio.

Cosa dire, mi dispiace. Sembra una cavolata ma ci tenevo a quei fiori, erano una piccola grande cosa di cui gioie.

Per rimediare cercherò altre piccole grandi cose, in primis, sto organizzando una super serata per domani sera che è il compleanno di mio marito.
Ho già speso almeno il triplo del budget che mi ero ripromessa di spendere...
Io non capisco se costa tutto sempre di più oppure se ormai non riesco più a trattenermi...
Credo la soluzione sia un mix fra le due.

Nel frattempo, niente di nuovo sul fronte orientale ma mi è venuta l'idea di comprare un orologio da mettere in cucina, appeso sotto a quello attualmente lì posto, in cui è scritta l'ora che è in Vietnam...
Per starci più vicini...

lunedì 11 luglio 2011

una casa

Ho visto una casa.
Una casa per noi, per me, mio marito, il cagnetto, il gatto, le galline e il bimbo che prima o poi arriverà.
Questa casa mi piace da impazzire.
Tantissimo, tantissimo.

Ci sono alcuni inconvenienti. Si tratta di una casa che si trova sul cucuzzolo della montagna. Proprio così. In sostanza, si trova in cima ad una collinetta (non si trova in montagna come la mia attuale casa ma resta in una collina ed è, esattamente, sul cucuzzolo).
E' tutta gialla, ristrutturata da poco. Tutto un quarto di collina, che sarebbe il nostro giardino, è formato da una serie di piccole terrazze e in una di queste ci metterei il mio pollaio rosso...
Vicino alla casa c'è un rustico che però risulta in parte già abitato per cui è possibile utilizzarlo (ad esempio, c'è una grande sala che diventerebbe una taverna per le feste o cenoni...).
Il panorama è MOZZAFIATO! Bellissimo.

Ci sono dei se. Il primo è che c'è solo un bagno, un altro è esterno. Anche se... c'è la possibilità di ampliare la casa ed eventualmente inglobare il bagno esterno.
Poi l'accesso alla casa. Per il carico e scarico c'è un comodo accesso ma non sempre si troverà parcheggio lì e il parcheggio più vicino è sotto... ai piedi della collina...
Lì è anche posto il garage (vicino ad un frutteto con circa 2000 mq di terreno attiguo...).
C'è eventualmente la possibilità di rinunciare ad un diritto di passaggio da un ulteriore ingresso (posto accanto a quello per lo scarico e carico) e di farsi una strada, ma è tutto da verificare.
Insomma, io non me la vedo mia mamma che si fa 200 metri in salita per arrivare alla cima del colle...

Io però mi ci vedo. Mi vedo in mezzo a quelle rose (ce ne sono tantissime), e a quelle piante. Mi vedo nel terrazzo a leggere e vedo mio marito che taglia la siepe o che legge nel terrazzo. Soprattutto, vedo mio figlio che corre su e giù per il giardino e poi lo vedo nella sua stanzetta.
E' una casa molto poetica e a me fa venire in mente Emily Dickinson.

La casetta è piccola, ma anche per questo a me piace moltissimo...

Sabato mattina andremo a vederla con i nostri genitori. Mio marito è davvero molto titubante e, tutto sommato, anche io, perché è vero che mi piace tantissimo, ma è anche vero che non sono folle e vedo i difetti e le difficoltà.
Sta di fatto che verranno babbi e mammi per vederla e sebbene io, in genere, me ne infischi abbastanza del loro parere (pur con tutto l'amore che sempre hanno nel darmelo), questa volta sento il bisogno di alcuni giudizi esterni.

Poi c'è un problema. Non ho i soldi per comprarla.
Nel senso che li ho solo se riesco a vendere la mia.
A questo punto io pensavo di fare un contratto di quelli che li vincola a non venderla per un tot di mesi, fino a che non riesco a vendere la mia.
Pensavo di dargli circa 1000€ perché se li perdo sono cavoli amari...
Ma oggi il mio capo mi ha detto che generalmente, per questo tipo di accordi, si da almeno il 20% del costo della casa...
Ora, io quando ho acquistato la mia casa, per fermarla, ho dato parecchi soldi, circa il 20% del costo della casa, ma ho sempre pensato che fosse stato una follia perché mi ha esposto troppo.
Di conseguenza, questa volta, se mai la compreremo, proporremo 1000€ che già solo perdere questi è una bella grana qualora non riuscissi a vendere la mia.
Se ci stanno bene, altrimenti, ciccia per tutti.

Nel frattempo, andiamo avanti per passi. Non gliel'ho ancora proposto perché sarebbe assurdo visto che non sappiamo ancora se ci piace.

Speriamo. Chissà...
Io sono fiduciosa e questa cosa della casa mi ha, finalmente, allontanato dal pensiero di un figlio. Da tanto non mi sentivo così coinvolta. Non avrei mai detto eppure è così. Penso più a questa casa che a mio figlio che tanto non c'è.

In compenso, non riesco in nessun modo ad iniziare a studiare per il prossimo esame di informatica e ieri mio marito leggeva le dispense mentre io dipingevo, per l'ennesima volta, il letto del nostro bimbo. Questa volta lo stiamo colorando avorio e rosso. Speriamo sia il colore definitivo...


mercoledì 6 luglio 2011

l'aperitivo

Eccomi qui all'appuntamento serale con il mio blog.
In ufficio non c'è più nessuno e dalla finestra arrivano i suoni della limitata ma gioiosa "movida" della mia città.

Credo di avere esagerato con la tristezza.
Devo darmi una mossa e cercare di tirarmi su di morale. Cercare di pensare ad altro o di essere fiduciosa nel destino, in qualche modo, prima o poi la situazione si sbloccherà... forse...

Non riesco ad essere particolarmente fiduciosa nel destino adottivo ma posso provare a non pensarci o a spostare il pensiero ad altro.

Certo il lavoro aiuta. Qui non ho mai un attimo di respiro e se non fosse che è stracolmo di donne incinta, riuscirei davvero a non pensarci.
Posso pensare al nuovo esame previsto per settembre. Non ho molto tempo per prepararlo e, in più, è forse quello che meno c'azzecca in assoluto: INFORMATICA!
E' un esame del primo anno che ho lasciato indietro perchè davvero non ho voglia di studiare informatica...

Sta di fatto che è previsto ed è obbligatorio e, non solo, prevede una parte scritta ed una orale per cui, quanto meno, dovrò stare a casa dal lavoro per due giorni.
Entro 15 giorni devo finire di leggere il libro e le dispense del professore che ho già recuperato durante le ferie.
Il libro è molto didattico proprio perché è del primo anno, un vero manuale scolastico anche se universitario. Le dispense non lo so perchè non le ho ancora scaricate ma fra questo esame e quello appena dato ci passa un mare di differenze.
E siccome so già che lo prenderò sotto gamba, non sarà un gran che di voto... speriamo di passarlo però, questo si...

Adesso vado a casa anche se avrei gradito davvero uscire a farmi un aperitivo... Mio marito esce tardi dal lavoro stasera e non ho organizzato con nessuno di fermarmi a bere qualcosa.
Ultimamente adoro bere vino bianco freschissimo, ne berrei a litri... e se continua così (ovvero... se nessuno me le offre....) a breve mi organizzo una cena con ostriche e champagne.

Sono una gran bella cosa le ostriche con lo champagne.
Ecco un buon motivo per continuare a vivere con il sorriso, una piccola grande cosa: le ostriche con lo champagne.

Farò così, cercherò tante piccole cose deliziose.

Adesso però resta da trovare qualche ostrica da mangiare...

lunedì 4 luglio 2011

riflessioni di fine giornata

Sono rientrata al lavoro.
Mi piace, al termine della giornata lavorativa, dedicare qualche minuto a questo blog.
Non c'è più nessuno in ufficio e io potrei andare a casa ma fermarmi qualche istante a scrivere il mio blog è una delle attività più rasserenanti della giornata.

Le ferie sono state belle, stretta stretta a mio marito per non cadere giù nel baratro. E lui, forse, stretto stretto a me per non fare la stessa cosa.

Ognuno per i suoi motivi, il mio è un figlio.
Tornata al lavoro scopro che un'altra collega è incinta. Ormai, senza alcuna remora, le persone intorno a me che si degnano di chiedere qualcosa sullo stato della nostra pratica adottiva, iniziano a sciorinare casi di persone che hanno adottato facendo richiesta dopo di noi.
E poi chiedono anche come mai a noi non capita. La verità è che non c'è niente che possano dire. Questa situazione è di merda per cui qualsiasi cosa uno faccia o dica non va mai bene. Oltretutto,  sinceramente non cambia la vita a nessuno se io ho o meno un figlio.
Delle amiche con cui avevo iniziato il percorso adottive poche sono rimaste qui come me ad attendere, pochissime.

 
I figli adottivi arrivano. Arrivano a tutti. I figli biologici anche.
Siamo in un mondo di genitori. Se mi affaccio a questa finestra vedo sicuramente passeggini e genitori al passeggio pre cena.

Una collega oggi al telefono mi diceva che non sa se fare solo più 3 settimane di lavoro o se prolungare di qualche settimana prima di iniziare la maternità.
Tutto il mondo vive questa fase e io sto qui. Nel mio blocco energetico.

Ormai non vedo più persone senza figli della mia età, mi sento un pesce fuor d'acqua.
Sono un pesce fuor d'acqua e se qualcuno fosse stato in casa con noi, in silenzio, per qualche tempo, avrebbe notato un grande vuoto che io avverto tantissimo. E' come se quella stanzetta incompleta fosse grande come tutta la casa, senza un bimbo.

Stasera andrò a prendere il solito animaletto della Schleich. Avevo deciso più di un anno fa di acquistarne uno per mese per mio figlio o mia figlia. Vado tutti i mesi, in genere già il primo giorno del mese, ad acquistarne uno.
Adesso ne ho tantissimi perché a volte ne compro due. Ad esempio, le scimmie. Non mi è sembrato giusto comprare solo una scimmia perché in genere sono in compagnia.
Oppure il leopardo e il ghepardo, li confondo sempre. Ho fatto che prenderli entrambi così siamo a posto.

Quando viene qualche bimbo da me si diverte tantissimo a giocare con loro. Mio nipote l'Intelligenteilmiopreferito non gioca molto con gli animali ma li guarda mentre ci gioca suo fratello lo Scalmanatoammaliatore. Ogni volta mi dice, dopo un primo sguardo fugace, quali sono gli animali nuovi.

Ho quasi completato gli animali africani, leone, leonesse, gnu, scimmie, ippopotamo con cucciolo, giraffa, elefante, leopardo e ghepardo, gazzella con cucciolo, coccodrillo, rinosceronte, struzzo, adesso prenderò animali a caso, magari stasera prenderò l'orso.

Per molto tempo li mettevo tutti in piedi, dentro ad un cassetto, rivolti verso la finestra, in attesa.
Adesso li butto lì come vengono. Cerco di trattarli un po' da giocattoli, almeno loro, che ogni tanto si sentano in parte.

Sto seriamente pensando a come fare ad uscire da questa situazione e non trovo una risposta. Sto qui, tristissima e senza veramente nessuno che possa aiutarci. Siamo i SignoriNessuno in un mondo di pratiche adottive.

Adesso vado a prendere l'animale giocattolo per un figlio che non c'è.

venerdì 1 luglio 2011

Cosa significa essere genitore...

Qualche tempo fa, Cristiano, autore di un bellissimo blog - www.figliopadre.com -, mi ha posto una domanda a cui, a mio avviso, non è semplice rispondere:

 Cosa significa, per me, essere genitore.

A questo LINK la mia risposta.